5 consigli per la cura delle mani che tutti i CrossFitter dovrebbero sapere! 

Le lesioni alle mani devono essere considerati come veri e propri infortuni che possono limitare i tuo allenamenti o mettere a rischio la tua performance in gara. Una lacerazione dei calli potrebbe costringervi anche a giorni di rest obbligati nell’attesa che la ferita si rimargini del tutto.

Questi 5 semplici consigli ti aiuteranno a prevenire gli infortuni e accelerare il processo di guarigione.

Partiamo subito da un concetto base “Prevenire è meglio che curare”. 

Se vuoi mantenere una condizione ottimale in allenamento come in gara è fondamentale prendersi cura costante del proprio corpo e in questo caso delle proprie mani.

1. PRENDITI CURA DELLE TUE MANI

I calli rappresentano il naturale risultato dei tuoi allenamenti, si formano con l’utilizzo del bilanciere della sbarra della corda ecc. Rappresentano una protezione per la pelle nella zona in cui si formano ed hanno la funzione di proteggere l’epidermide, non a caso si formano su punti del corpo soggetti a maggior sfregamento o pressione, come mani e piedi. 

I ginnasti insegnano, che per una corretta prevenzione delle mani i calli devono essere tagliati o levigati. Potete usare una pietra pomice da sfregare sulla superficie del callo o in alternativa un taglia calli professionale (Vedi foto). Il momento migliore per svolgere questa operazione è subito dopo il bagno o la doccia, la pelle sarà più morbida e un po' gonfia e faciliterà il tutto.

P.s Quando i calli si lacerano fanno un gran male, ma questo già lo sapevate!

 

2. IDRATARE REGOLARMENTE

Mantenere la pelle idratata ed elastica è di fondamentale importanza per evitare l’infortunio.

Le nostre mani sono continuamente esposte alle condizioni esterne ( ad esempio il freddo) altre volte invece usiamo una quantità sproporzionata di magnesite (anche in workout in cui non è necessaria). Tutte queste azioni contribuiscono a seccare, irritare e rendere meno elastica la pelle delle mani esponendole a possibili infortuni.

Un modo efficace per mantenere mani e calli sempre idratati è l’utilizzo di Balsami o Creme, il nostro consiglio è utilizzare la linea di Creme Idratanti Rewell a base di CBD e Olio di Canapa, formulate per dare il giusto nutrimento alla pelle. Oltre ad essere formulate con ingredienti naturali contengono un alto contenuto di Cannabidiolo (CBD). Questa molecola si è dimostrata utile nel favorire il rinnovamento cellulare, ridurre le infiammazioni, regolare la produzione di sebo e svolgere un azione antibatterica, consigliato per eritemi.psoriasi,eruzioni cutanee ecc.

Nella fase post levigatura/taglio dei calli è importante fornire alla pelle lesa il giusto nutrimento, il Balsamo all’ Arnica e CBD della Rewell contiene oltre 5 olii e burri ad alto potere idratante. Il processo di guarigione è stimolato dalla forte azione antinfiammatoria e rigeneratrice di Arnica e CBD che velocizza le fasi di cicatrizzazione delle parti lese. 

Il balsamo miracoloso, ripara e equilibria la pelle più velocemente di qualsiasi altra crema.

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Ricorda, prevenire è meglio che curare, applicare una crema mani almeno una volta al giorno renderà le tua mani più forti e  protette.  Puoi usare la crema mani quotidianamente, in questo modo contrasterai gli effetti di secchezza da magnesite e la proteggerai dagli agenti esterni aggressivi.  

Per una idratazione e protezione quotidiana la Crema Mani Rewell è formulata con un alta concentrazione di CBD, Burro di Karitè, Olio di Canapa e Olio di Oliva ricca di omega 3 e 6, ha una texture leggera a rapido assorbimento, lascia le mani morbide, idratate e protette sin dalla prima applicazione, provare per credere!

3. CURARE UN CALLO APERTO

Nel caso in cui un callo si dovesse aprire, le operazioni da fare sono 3:

1 Pulire accuratamente la ferita

2 Togliere la parte di pelle in eccedenza

3 Tamponare con un disinfettante 

Nelle successive 24 ore applicare un abbondante strato di Balsamo all’Arnica e CBD della Rewell, velocizzerà il processo di guarigione e di cicatrizzazione permettendovi di ritornare al box in breve tempo.

4. PROTEZIONI - NASTRI O PARACALLI

Un accessorio ormai diventato indispensabile e di moda sono sicuramente i Paracalli. 

Oggi esistono diversi modelli sul mercato, in tessuto tecnico o in silicone a 2-3 dita ecc. Tutti hanno l’obiettivo di proteggere le nostre mani dai workout più duri. Ma vi è mai capitato di aprirvi un callo anche con l’uso dei paracalli? Probabilmente si, questo perché le nostre mani ed i nostri calli non erano abbastanza curati e idratati. Anche un paracallo di ottima qualità, può risultare poco efficace se non ci prendiamo prima cura delle nostre mani.

5. PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE

Questi suggerimenti funzionano solo se adottati quotidianamente, avere mani sane, elastiche e idratate è fondamentale per ottimizzare le tue prestazioni in allenamento ma soprattuto in gara. Calli curati hanno molte meno probabilità di lesioni e lacerazioni, evitandoti inutili infortuni. Usa un crema mani idratante tutti i giorni, applicala al mattino e subito dopo il bagno o la doccia, per mani protette ed idratate per tutto il giorno. Prenditi cura dei tuo calli, applicando un leggero strato di Balsamo Rewell resteranno sempre idratati ed elastici prevenendone le lesioni.

Se hai letto tutto l’articolo probabilmente anche tu hai mani secche e screpolate e vorrai iniziare a prendertene cura per prevenire gli infortuni. 

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LA VERA STORIA DEL NUMERO 4.20

Le leggende che riguardano il 20 aprile, o come viene scritta questa data negli Stati Uniti, 4.20, sono davvero infinite.

Indagare sull'origine del mito di 4.20 non è, in effetti, un compito semplicissimo. Tutto avrebbe avuto inizio negli anni Settanta con un gruppo di teenager, noti come Waldos, provenienti dalla Contea di Marin in California.

Venivano chiamati Waldos perché erano soliti passare il tempo vicino a un muro ("wall") della scuola superiore di San Rafael. Mark Gravitch, Dave Reddix e Steve Capper.

I tre erano soliti utilizzare nomi in codice come Waldo Dave, Waldo Steve e Waldo Mark.

4:20 era l'ora in cui i cinque Waldos si incontravano ogni giorno per andare alla ricerca di un mitologico campo di marijuana nascosto vicino alla sede della Guardia Costiera di Point Reyes.

Nel 1971 i Waldos erano tipici studenti amanti dell'erba. Avevano sentito che un tizio della Guardia Costiera era stato costretto ad abbandonare un appezzamento di terreno coltivato a marijuana, e così si sono messi a cercarlo.

Si davano appuntamento alle 4:20 vicino alla statua di Louis Pasteur e poi, dopo aver fumato una canna, si aggiravano per i campi di Point Reyes. Dopo settimane di vana ricerca, i Waldos lasciarono perdere. Tuttavia, avevano ormai coniato un codice che potevano usare per nascondere la loro abitudine a genitori e insegnanti.

Con tutta probabilità la leggenda del 420 sarebbe morta sul nascere se non fosse che il fratello maggiore di Waldo Dave era amico di Phil Lesh, il bassista dei Grateful Dead, una famosissima rock band.

Dopo aver appreso il codice dai Waldos, Leash e i Grateful Dead se ne appropriarono; così, passarono i successivi 35 anni a girare il mondo fumando erba e diffondendo il legame tra il numero 420 e il consumo di marijuana. Dopo essersi diffuso nelle comunità di fumatori, le quali hanno sempre adorato coniare metodi semi-segreti per comunicare il proprio amore per l'erba, il numero 420 è comparso in posti impensabili.

In Pulp Fiction, per esempio, tutti gli orologi segnano le ore 4 e 20, mentre un decreto di legge californiano sull'utilizzo della marijuana medica è chiamato "State Bill 420”.

Evan Goding, che somiglia parecchio a Shaggy di Scooby Doo, ha avuto i suoi 14 minuti e 20 secondi di celebrità quando, partecipando come concorrente a "Ok, il Prezzo è Giusto", ha continuato imperterrito a puntare 420 o 1420 dollari su ognuno degli oggetti della trasmissione—riuscendo quasi ad accaparrarsi un set per il karaoke, poi soffiatogli da un altro concorrente che ha offerto un dollaro in più.

Il miglio marcatore 420 della strada statale per Denver è stato rubato così tante volte che, qualche anno fa, è stato rimpiazzato da uno nuovo—in via eccezionale, recante il numero 419.99.

La popolarità del numero 420 è esplosa quando l'avvento di internet ha ridotto drasticamente i tempi di comunicazione. E questo, insieme alla crescente depenalizzazione della marijuana, ha contribuito a creare un nuovo mito.

Oggi, il numero 420 è diventato ormai un codice in cui riconoscersi: su Craigslist ci sono annunci per coinquilini "420-friendly", così come eventi 4.20 si sono diffusi in diverse città americane — da Denver ad Atlanta a New York, Los Angeles e Las Vegas.

Ci ha messo quasi mezzo secolo, ma il 420 ha concluso il suo lunghissimo viaggio, da un muro della Contea di Marin all'empireo del mondo. Se solo i suoi ideatori riuscissero a trovare quel maledetto campo di marijuana a Point Reyes.

Articolo Tratto da: Vice


CBD per uso orale è legale in Italia?

E’ una delle domande che spesso ci pongono i nostri clienti, abbiamo ritenuto per tanto doveroso fare chiarezza sull’argomento. Nell’articolo analizzeremo la questione legale del CBD, le differenti formulazioni di Olio al CBD e Drug Test WADA.

Partiamo subito rispondendo alla domanda: Il CBD per uso orale è legale in Italia? 

La risposta è SI ma anche NO!

La vendita di CBD per uso orale non è del tutto legale in Italia come nel resto d' Europa, sembrerebbe però che la sua vendita sia invece tollerata nella maggior parte degli stati Europei in quanto ritenuto non dannoso per la salute umana.

Per chi ha acquistato almeno una volta una boccetta di Olio di CBD, avrà fatto sicuramente caso alla sua destinazione d’uso prevista in etichetta, spesso infatti troviamo diciture come “ Prodotto ad uso Tecnico” “ Prodotto Cosmetico” “ Profumatore d’ambiente” “ Prodotto da collezione” ecc. "non destinato all'uso umano".

Ma perché il Cannabidiolo non è permesso negli alimenti pur non presentando effetti collaterali rilevanti per la salute umana?  Il CBD è considerato dalla UE un “NOVEL FOOD” e cioè una sostanze, alimentare o ingrediente che non fa parte della tradizione culinaria europea e per tanto soggetta a particolare regolamentazione. Per quanto associazioni di categoria come EIHA (associazione europea della canapa industriale) abbiano presentato diversa documentazione a supporto nel provare che i fiori e foglie di cannabis venissero consumati come alimento sin dall’antichità, si ritiene infatti che le prime tracce dell'utilizzo della canapa risalgono ai tempi del Neolitico (età della pietra) ad oggi il Cannabidiolo per uso alimentare risulta essere ancora vietato dal regolamento europeo. (salvo alcune eccezioni)

Rischio l'arresto se uso CBD? NO!

Il CBD non ha effetti psicotropi, non è considerato come sostanza drogante. Anche la Commissione Europea ha dichiarato che il Cannabidiolo non è una droga, una dichiarazione questa avvenuta anche a seguito della decisione della Corte di Giustizia Europea in merito alla possibilità di libera circolazione e vendita di prodotti a base di cannabidiolo nel mercato unico europeo.

In sostanza il divieto riguarda la vendita di prodotti a base di Cannabidiolo sotto forma di alimento e non il consumo per uso alimentare.

Ma quindi il CBD per uso orale è vietato? NO!

Può essere prescritto dal proprio medico curante, ad oggi però l’unico medicinale autorizzato dalla UE a base di Cannabidiolo estratto naturalmente dalla pianta della cannabis è l’Epidiolex.

Chiarito il discorso sulla legalità alimentare del Cannabidiolo, è altrettanto importante soffermarsi sulle varie tipologie di formulazioni di olio al cbd presenti sul mercato. Oltre alle varie indicazioni in etichetta già menzionate in precedenza, possiamo trovarne almeno altre 3: “ Full Spectrum” ( spettro completo) “ Broad Spectrum” (ampio spettro) e “ Isolated” (isolato) nel dettaglio:

Full Spectrum:

Contiene piccole quantità di tutti i componenti della pianta di cannabis. Ciò significa che può contenere anche tracce di tetraidrocannabinolo (THC). I prodotti legali a spettro completo conterranno sempre meno dello 0,3% di THC. Nei paesi in cui la cannabis è completamente legale, potreste anche trovare prodotti a spettro completo con livelli più alti di THC.

Broad Spectrum:

Questo tipo di CBD non contiene THC. Tuttavia, contiene altri componenti della pianta di cannabis, quindi non sarà solo CBD al 100%.

Isolated:

CBD puro, l’isolato non contiene altri composti che si trovano nella cannabis, ma solo il CBD al 99,9%.

Drug Test - Antidoping Wada:

In un precedente articolo (leggi qui) avevamo già parlato dell’esclusione del CBD da parte della WADA dalla tabella delle sostanze dopanti, tuttavia è importante ricordare che i cannabinoidi in generale sono ancora elencati nel gruppo S8, come sostanze vietate e viene definito che tutti i cannabinoidi naturali e sintetici, eccetto il CBD, sono vietati. Possiamo quindi sostenere che olii full spectrum o Broad Spectrum che contengono anche altri cannabinoidi possono essere vietati dalla WADA. Ad esempio, abbiamo detto che una formulazione Broad Spectrum non presenta livelli di THC ma oltre al CBD sono presenti altri cannabinoidi come il CBN un cannabinoide non psicotropo che è il risultato della degradazione del THC e quindi presenta una somiglianza molecolare, è certamente possibile che il CBN produca un falso positivo nei test antidroga.

In conclusione possiamo affermare che il problema non è il cannabidiolo in se ma tutto ciò che potrebbe esserci intorno, in Italia un olio Full Specrum potrebbe contenere fino allo 0,3/0,5% di THC  (limite di legge) inoltre non si hanno informazioni sugli altri cannabinoidi e in che percentuali essi sono presenti. Per chi decidesse di avvicinarsi al mondo dei prodotti a base di CBD ed è soggetto a controlli, si consiglia di preferire prodotti con formula Isolata e certificati ( con relative analisi) che siano privi delle parti ritenute illegali.

Per quanto riguarda il settore Cosmetico, la normativa in materia è molto chiara e prevede solo l’utilizzo di CBD, recentemente anche da estrazione naturale, privo di qualsiasi contaminazione di sostanze vietate come il THC o di altri cannabinoidi non consentiti dal COSING Europeo. Per la realizzazione dei nostri prodotti Rewell utilizza la forma più pura di isolato presente sul mercato italiano con percentuali di CBD al 99,9% estratto da Canapa coltivata in Italia senza l’uso di pesticidi, qualità garantita dall’adeguamento a protocolli GACP e GMP dei nostri partner.

 

 

 

L'articolo riprende studi pubblicati e raccomandazioni di istituzioni internazionali e/o di esperti. Non avanziamo consigli in ambito medico-scientifico e riportiamo i fatti così come sono. Le fonti sono indicate alla fine dell'articolo.
Fonti: 
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6956040/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7040945/
https://www.efsa.europa.eu/it
https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?area=Alimenti%20particolari%20e%20integratori&lingua=italiano&menu=nuovi
https://ec.europa.eu/growth/sectors/cosmetics/cosmetic-ingredient-database_en
http://www.federcanapa.it/

CBD E SPORT: COME MIGLIORARE LE PRESTAZIONI SPORTIVE

CBD e Sport: effetti positivi del cannabidiolo sulle prestazioni sportive

L’attività fisica offre numerosi benefici al nostro organismo ma in alcune situazioni le prestazioni sportive possono peggiorare a causa di infiammazioni e dolori che rendono difficile il movimento. I prodotti a base di CBD hanno azione antinfiammatoria, analgesica e antiossidante e aiutano a superare questi ostacoli, riducendo dolore e infiammazione e permettendo un più rapido recupero muscolare dopo lo sport.

I benefici del CBD per l’attività sportiva:

L’attività fisica è fondamentale per il benessere di corpo e mente poiché apporta numerosi benefici per tutto l’organismo. Il movimento, se effettuato in modo costante e regolare, aiuta infatti a mantenere in buona salute i nostri organi e tessuti a cominciare da ossa e muscoli.

L’attività fisica ci consente anche di far funzionare al meglio il sistema cardiovascolare, l’apparato digerente, il sistema respiratorio e a migliorare in modo significativo il tono dell’umore, la gestione di ansia e stress e le capacità cognitive. Esistono situazioni in cui può però essere difficile svolgere attività fisica. In alcuni casi, ad esempio, manca la motivazione per iniziare un’attività sportiva o si fatica a proseguirla in modo continuo.

Il dolore infatti può inibire l’esercizio fisico, rendere difficoltosi alcuni movimenti in altri casi, può succedere di spingersi oltre le capacità del proprio corpo e compiere sforzi esagerati che causano indolenzimento dei muscoli e un più lento recupero delle energie. 

In queste situazioni può essere utile ricorrere al CBD, un cannabinoide estratto dalla canapa, privo di effetti psicotropi e capace di offrire numerosi benefici.

Il cannabidiolo o CBD ha azione antiossidante, antinfiammatoria e analgesica e aiuta dunque a ridurre il dolore e gli stati flogistici, migliorando le performance sportive e il recupero muscolare dopo uno sforzo prolungato. Grazie all’utilizzo di prodotti a base di CBD è possibile iniziare e continuare l’attività sportiva con costanza anche in caso di stati infiammatori e questo contribuirà alla salute di tutto l’organismo, a cominciare da quella di ossa e muscoli. Lo sport renderà nel tempo la muscolatura più forte e tonica riducendo il carico sulle articolazioni infiammate e, di conseguenza, il dolore.

Il cannabidiolo o CBD è uno dei principali cannabinoidi presenti nelle foglie e nelle infiorescenze di cannabis (Cannabis sativa). A differenza del THC (tetraidrocannabidolo), il CBD non possiede effetti psicotropi e la sua assunzione è considerata sicura. La sua azione è stata riconosciuta anche dall’Agenzia Mondiale Antidoping che, nel 2018, ha eliminato il cannabidiolo dall’elenco delle sostanze tossiche.

All’interno del nostro organismo il CBD interagisce con i recettori che costituiscono il sistema endocannabinoide, presenti nel cervello e nel sistema nervoso, nell’apparato digerente, nell’epidermide e in altri distretti del nostro corpo.

Inoltre, il CBD è in grado di stimolare anche altri recettori tra cui quelli responsabili del rilascio di serotonina, neurotrasmettitore noto come “ormone del buonumore”, e con alcuni recettori presenti nel fegato. Infine, il CDB è implicato nella modulazione dell’attività di recettori canale – i canali TRP – che determinano variazioni transitorie di potenziale coinvolte nelle risposte dell’organismo al dolore e agli stati flogistici.

L’interazione tra il CBD e i vari recettori presenti sulle nostre cellule influenza di conseguenza diversi aspetti della nostra vita tra cui il sonno, l’umore e i processi digestivi e determina una risposta positiva in caso di infiammazione, dolore neuropatico e disturbi respiratori.

CBD:

Il CBD si ottiene per estrazione dalle piante di canapa e viene poi impiegato in formulazioni facilmente reperibili in commercio. L’olio di CBD è uno dei modi più diffusi per assumere e utilizzare il Cannabidiolo, inoltre, tutti gli oli di CBD sono vegani.

Le creme cosmetiche a base di CBD agiscono localmente sui recettori cutanei del Sistema Endocannabinoide e sono utili nel trattamento di problematiche della pelle e irritazioni che possono comparire anche in seguito all’attività sportiva, ad esempio per l’eccessiva sudorazione.

 

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Estratto dell’articolo pubblicato su greenme.it, autorevole testata giornalistica online d’informazione e di opinione su tematiche “green”, l’obiettivo di contribuire a diffondere comportamenti e stili di vita maggiormente attenti all’ambiente e al pianeta in cui viviamo. L'articolo riprende studi pubblicati e raccomandazioni di istituzioni internazionali e/o di esperti. Non avanziamo consigli in ambito medico-scientifico e riportiamo i fatti così come sono. Le fonti sono indicate alla fine di ogni articolo.

CBD nei cosmetici: Un ingrediente tutto da scoprire!

 

Sempre più spesso troviamo in commercio cosmetici a base di cannabidiolo (CBD). 

Ma cosa si nasconde a dietro tanto hype?

Da dove vengono i cosmetici arricchiti con CBD?

Per tantissimo tempo, la cannabis è stata utilizzata in medicina perché, oltre al THC, la canapa contiene anche principi attivi utili per il corpo e il benessere. Uno di questi è il cannabidiolo, chiamato anche CBD, che si ottiene dalla pianta di canapa femmina. All'inizio, nella canapa è possibile trovare il CBDa, in cui la "a" sta per "acid" in inglese, ossia acido. La decarbossilazione può trasformare il CBDa nel CBD. Questo estratto naturale è particolarmente apprezzato in cosmesi per le sue proprietà rigenerative e antibatteriche.

Qual è l'effetto del CBD?

L'estratto naturale CBD può avere effetti lenitivi e calmanti sulla pelle e la protegge dalle influenze ambientali dannose. Il cannabidiolo contiene diversi antiossidanti, vitamina E e acidi grassi. Non solo: ha anche un effetto benefico sulla rigenerazione cellulare, inibisce la perdita del collagene e previene l'invecchiamento precoce della pelle. Proprio per questo, viene utilizzato moltissimo anche nei cosmetici anti-età.

Come viene utilizzato il CBD nei cosmetici?

I cosmetici al CBD sono considerati nutrienti, idratanti, calmanti e lenitivi. Inoltre, sono particolarmente apprezzati da chi ha la pelle secca, anche se in generale si adattano perfettamente a tutti i tipi di pelle. Il CBD può essere aggiunto alle creme, agli unguenti, ai sieri, agli oli e anche ai rossetti e agli shampoo e bagnoschiuma. Insomma, si tratta di un ingrediente naturale decisamente versatile!

  • É un antiossidante naturale: Il CBD contrasta l’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento della pelle, agisce inoltre barriera contro gli agenti esterni.
  • È  un antiage: effetto benefico sulla rigenerazione cellulare, inibisce la perdita del collagene e previene l'invecchiamento precoce della pelle
  • È  un elasticizzante, idratante ed emolliente. Nei casi in cui la pelle è particolarmente secca e disidratata, anche quella delle mani e dei piedi, creme o direttamente l’olio di CBD è particolarmente indicato.
  • È ideale per rafforzare le unghie e regolare le cuticole. 
  • Può essere utilizzato anche come balsamo sul cuoio capelluto: massaggialo e poi risciacqua facendo uno shampoo, seguendo questa routine i tuoi capelli saranno nutriti e idratati.
  • È perfetto per eseguire massaggi, grazie alle sue proprietà energizzanti, ma anche calmanti e stimolanti sull’apparato tegumentario.
  • È un sebo-regolatore: chi ha la pelle grassa spesso soffre anche di irritazioni e arrossamenti. Il CBD inibisce i sebociti che producono sebo in eccesso, contrasta la risposta infiammatoria dell’epidermide e rigenera le cellule danneggiate. 
  • È utile per combattere l’acne, il CBD si rivelato estremamente utile sia per le proprietà sebo-regolatrici, sia per quelle antibatteriche, con le quali impedisce la proliferazione dei microorganismi che cause le tipiche eruzioni cutanee. (In questi casi si consiglia comunque un consulto con un dermatologo)
  • Il CBD è un antinfiammatorio naturale: contrasta i processi infiammatori inibendo le citochine e le altre molecole infiammatorie prodotte dal nostro corpo, riequilibrando il sistema endocannabinoide.
  • Il CBD è utile nei casi di psoriasi: questa patologia cutanea è caratterizzata dalla proliferazione eccessiva di cheratinociti. Secondo recenti studi, il CBD rallenta questa proliferazione bloccando l’interleuchina e inibendo così quei processi patologici che portano alla formazione delle placche psoriasiache. L’olio di CBD, per lo stesso meccanismo, si rivela efficace anche sull’eczema.

 

Cosa guardare quando acquisti i cosmetici al CBD?

Utilizzando i prodotti al CBD, la tua pelle potrebbe apparire più uniforme e rinfrescata. Se ami la skincare naturale, presta sempre attenzione all'etichetta e scegli prodotti privi di ingredienti potenzialmente dannosi, come siliconi, paraffine e solfati, in quanto potrebbero irritare la pelle. Infine, non dimenticare questo dettaglio: la purezza e la quantità di CBD presente nella formulazione incidono molto sull'efficacia del cosmetico, per questo motivo utilizziamo sono materia prima italia e certificata sotto l’aspetto della sicurezza e della purezza.


Olio di Canapa e Olio di CBD, quali sono le differenze?

Qual è la differenza tra olio di semi di canapa e olio di CBD?

Esiste molta confusione intorno ai nomi di questi due prodotti, chiariamo subito che l'olio di semi di canapa e l'olio di CBD sono prodotti molto diversi tra loro. La principale differenza è la loro composizione chimica; l'olio di CBD infatti è una fonte di cannabinoidi e terpeni mentre l'olio di canapa ne è privo.

Tecnicamente, la canapa è cannabis. “Cannabis” è un termine generico che comprende diverse specie la canapa si differenzia dalla maggior parte delle varietà di cannabis a causa del suo basso livello di THC.

Analizziamo ora le proprietà specifiche dell'olio di CBD e dell'olio di canapa:

La prima importante differenza da evidenziare è la loro origine, l’olio di CBD può essere estratto da alcune parti della pianta e in particolare gli steli, le foglie ed i fiori, questi ultimi contengono una maggiore concentrazione di CBD.
L'olio di semi di canapa proviene invece esclusivamente dalla spremitura dei semi della pianta. I semi non contengono CBD, ma hanno un ricco profilo di nutrienti, acidi grassi e composti bioattivi utili per la salute umana.

Olio di semi di canapa

L'olio di semi di canapa ha un colore variabile dal verde chiaro al verde intenso, ha un odore poco marcato e un sapore che ricorda quello delle nocciole, contiene omega-6 e omega-3 acidi grassi, acido gamma-linolenico, e altri antiossidanti è anche ricco di vitamine del gruppo B e vitamina D. L'olio di semi di canapa è unico per il suo ottimale equilibrio tra omega sei e omega tre, presenti rispettivamente in rapporto 3:1.

In cosmetica è molto apprezzato per le sue proprietà idratanti e lenitive, spesso utilizzato per ridurre inestetismi cutanei come ad esempio acne, psoriasi o eczemi ma anche per eritemi solari o scottature, l’olio di canapa infatti ha un altissima funzione antinfiammatoria ed è un sebo regolatore.

Olio di CBD

L'olio di CBD è un estratto che si ottiene dai fiori, steli o foglie di canapa. Questi parti della pianta ospitano delle piccole ghiandole chiamate tricomi, le quali producono una resina ricca di CBD e terpeni aromatici.

 

Blog Cannabis

 

Proprietà
Secondo diversi studi l'olio al CBD genera una serie di effetti positivi per il nostro corpo, anche se la scienza ha ancora davanti a sé un lungo cammino i dati ad oggi disponibili considerano il CBD una molecola rivoluzionaria.

 

Favorisce il rinnovamento cellulare
Riduce le infiammazioni
Regola la produzione di sebo nelle ghiandole sebacee
Ha un effetto anti-age

 

In conclusione, grazie alle sue proprietà antiossidanti, seboregolatrici e anti-infiammatorie, i prodotti a base di CBD si stanno rivelando indispensabili per le beauty ed healthy routine quotidiane. Possiamo quindi affermare che l'olio al CBD e l'olio di semi di canapa possiedono peculiari funzioni ed effetti differenti tra loro.

Scopri i nostri prodotti a base di CBD e Olio di Canapa, link


Corsa al mare

Cosa succede alla pelle durante l'attività sportiva?

Se sei un atleta o semplicemente un amante della salute sai quanto sia importante nutrire il tuo corpo con i giusti elementi.

Leggiamo etichette e scegliamo i migliori prodotti per nutrire il nostro organismo, ma il nostro corpo va difeso anche dall’esterno!

La pelle è la prima barriera che ci protegge dagli agenti esterni; il film microbico che la protegge da agenti patogeni nocivi o batteri è costantemente messo a dura prova da luce UV, inquinamento e prodotti chimici.

SPORT ALL’ARIA APERTA

Quando corriamo all’aria aperta, facciamo km in bici, giochiamo a tennis e a paddle o semplicemente facciamo un work out in terrazza, dobbiamo ricordare che l’esposizione prolungata o ripetitiva agli inquinanti atmosferici può avere effetti negativi sulla pelle. L’invecchiamento cutaneo è quello che più ci spaventa per via dell’estetica, ma tanti di noi prima o poi si trovano a dover far conoscenza con dermatiti, eczemi, psoriasi e acne.

NUOTO E CLORO

Chi di noi nuota lo sa bene: il nuoto è uno sport dai benefici proverbiali. Purtroppo però il cloro utilizzato nelle piscine è nemico della nostra pelle. I dosaggi di cloro sono attentamente regolamentati per non nuocere alla nostra salute ma la pelle ne sentirà comunque gli effetti. Dopo ogni allenamento in acqua la nostra cute risulta secca, screpolata ed opaca.

LE MANI DEL GINNASTA

No, non sono solo i ginnasti ad appendersi alle sbarre. Negli ultimi anni abbiamo fatto conoscenza con il cross training. Ed ecco che il rapporto di amore e odio tra noi e la sbarra ha svelato subito il suo lato oscuro: le mani che si aprono!
I calli del ginnasta si rompono e quando lo fanno provocano dolore e non ci permettono di continuare ad allenarci come vorremmo.

C’è un segreto per proteggerci da questi spiacevoli effetti: La cura e l’IDRATAZIONE della nostra cute.
Uno studio effettuato nel 2019 ha dimostrato che il CBD oltre ad essere un potente antiossidante e anti infiammatorio è utile nella cura della secchezza della pelle. Le sue proprietà possono ridurre i potenziali fattori scatenanti di eczema, dermatiti e psoriasi.

Inoltre, il potere antibatterico e antimicotico della cannabis si concentra nell’estratto di CBD che diventa così un alleato ad ampio spettro per la salute della nostra pelle.

I nostri prodotti per la cura della pelle:

La nostra crema HYDRA unisce i benefici del CBD a quelli della Moringa Oleifera una pianta famosa per l’elevato contenuto di sostanze nutrienti, anti infiammatorie e antimicrobiche. Applicata dopo la doccia dona alla pelle idratazione e protezione dagli agenti esterni.

Il nostro CBD Arnica Balm è invece consigliato a chi necessità di un aiuto rapido. Oltre a lenire il dolore e il gonfiore in caso di traumi e problemi muscolari, il nostro concentrato di Arnica e CBD possiede altissime proprietà antiossidanti, emollienti e antinfiammatorie.

 

Francibiusa

Born in the mountains, living by the sea. Deeply in love with nature and animals. Enthusiastic gravel riding and crossfit lover


Muscoli, mani, luce solare, gambe in scarpe da ginnastica di un ragazzo forte allo stadio al mattino. Ha la preparazione in partenza

Il Cannabidiolo: La molecola che sta rivoluzionando il mondo dello sport!

Da quando l’Agenzia Mondiale Anti-doping ha rimosso il Cannabidiolo (CBD) dalla lista delle sostanze proibite il suo utilizzo tra gli sportivi è cresciuto in modo esponenziale.

Le ragioni di tanto successo sono racchiuse nelle sue strepitose proprietà!

Ne abbiamo analizzate alcune tra le più importanti:

° Riduce stress e ansia
° É un adattogeno
° Migliora la qualità del sonno
° Promuove il rilassamento muscolare
° Ha un effetto analgesico, riduce le infiammazioni

Il CBD riduce stress e ansia:

Cosa hanno a che fare stress e l’ansia con lo sport? In realtà tantissimo!
Questo perché le attività atletiche stesse sono una forma di stress per il corpo e la mente. Gestire stress e ansia prima, durante e dopo una performance sportiva è di fondamentale importanza, il CBD aiuta il corpo a sopprimere questi stati consentendoci di continuare ad allenarci senza che il corpo reagisca in modo negativo.

Il CBD è un Adattogeno:

Diversi sono gli estratti di piante considerate adattogene, ne sono un esempio l’Ashwagandha, il Ginseng o la Rodiola e come il CBD contribuiscono al benessere fisico e mentale del nostro corpo, promuovendone la resistenza. Pensiamo ad esempio allo stato metabolico che segue un dura sessione d’allenamento, beh non è esattamente un'immagine di equilibrio perfetto. Il CBD ha la funzione di regolare questi squilibri e permettere ai nostri muscoli di recuperare più velocemente ed evitare l’effetto burnout.

Il CBD migliora la qualità del sonno:

Per ogni sportivo dormire bene è di fondamentale importanza, dalla qualità del sonno dipende la qualità degli allenamenti. Le proprietà muscolo-rilassanti del cannabidiolo possono aiutare a distendere e calmare il nostro sistema nervoso, migliorando la qualità del sonno e consentire un rapido recupero muscolare.

Il CBD promuove il rilassamento muscolare:

Dopo una sessione di allenamento estenuante, i nostri muscoli sono soggetti a forti contrazioni ed indolenzimento, tanto che anche le normali attività quotidiane possono essere un impresa.
Il Cannabidiolo è un potente muscolo rilassante ed attraverso l’applicazione di creme o oli direttamente sulle parti del corpo contribuiscono ad alleviarne i dolori.

Il CBD ha un effetto analgesico e riduce le infiammazioni:

L'infiammazione è una risposta naturale del corpo a lesioni o sforzi eccessivi durante faticose sessioni di allenamento. Il Cannabidiolo è un potentissimo antinfiammatorio naturale, diversi studi hanno dimostrato come l’utilizzo di topici a base di CBD, da applicare prima o dopo ogni sessione di allenamento, possono contribuire a prevenire e ridurre dolori ed infiammazioni muscolari.

Conclusioni:

Diversi atleti di fama mondiale hanno inserito tra le proprie routine quotidiane prodotti a base di CBD, per citarne alcuni Nate Diaz (campione UFC) utilizza topici al CBD per la riduzione del dolore, Magic Johnson (campione NBA) utilizzatore ed imprenditore di prodotti a base di CBD, Mathew Fraser (Campione Crossfit Games) da sempre promotore ed utilizzatore di prodotti a base di CBD.

Le scoperte sui benedici del cannabidiolo sono ancora agli inizi, ma sono già disponibili oltre 11.000 studi medici e scientifici che possono confermare le sue proprietà. Può essere utile per migliorare le prestazioni fisiche o atletiche, riducendo l’infiammazione, trattando il dolore, promuovendo il sonno e riducendo lo stress.

Fonti:
Healthline, World Health Organization. “Cannabidiol (CBD) Critical Review Report. Expert Committee on Drug Dependence Fortieth Meeting.” Geneva. June 4-7, 2018. Accessed at: https://www.who.int/medicines/access/controlled-substances/CannabidiolCriticalReview.pdf, World Anti-Doping Agency website. Prohibited in Competition: Cannabinoids topic page. Accessed at: https://www.wada-ama.org/en/content/what-is-prohibited/prohibited-in-competition/cannabinoids, World Anti-Doping Agency. “The World Anti-Doping Code International Standard Prohibited List.” January 2019. Accessed at: https://www.wada-ama.org/sites/default/files/wada_2019_english_prohibited_list.pdf
François-Xavier Gamelin, Gregory Cuvelier, Antoine Mendes, Julien Aucouturier, Serge Berthoin, Vincenzo Di Marzo, Elsa Heyman. Cannabidiol in Sport: Ergogenic or Else? Pharmacol Res. 2020 Jun;156:104764

I prodotti a base di CBD non sono stupefacenti e possono essere commercializzati in tutta l’UE

“Uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del cannabidiolo (CBD) legalmente prodotto in un altro Stato membro, qualora sia estratto dalla pianta di Cannabis sativa nella sua interezza e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi semi”.
E’ il cuore della sentenza della Corte di Giustizia europea, tanto attesa, secondo la quale il diritto comunitario ha la precedenza sul diritto nazionale, anche se viene specificato che:
Tutto nasce da una processo avviato in Francia, in cui due imprenditori dopo aver messo in commercio una sigaretta elettronica a base di CBD, che veniva prodotto e importato dalla Repubblica Ceca, erano stati condannati a 18 e a 15 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena nonché a 10mila euro di ammenda. Questo perché la Francia impedisce l’importazione di derivati dalla canapa che non siano fibra e semi. Il giudice si era interrogato allora sulla conformità al diritto dell’Unione della normativa francese, che vieta la commercializzazione del CBD legalmente prodotto in un altro Stato membro, e il processo è arrivato fino alla Corte di Giustizia europea.
Nella sentenza odierna, la Corte dichiara che “il diritto dell’Unione, in particolare le disposizioni relative alla libera circolazione delle merci, osta a una normativa nazionale come quella oggetto del procedimento principale”.
Non solo, perché osserva che le disposizioni relative alla libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione (articoli 34 e 36 TFUE) sono applicabili, poiché il CBD di cui al procedimento principale “non può essere considerato come uno stupefacente”.

Secondo la Corte il giudice nazionale deve valutare i dati scientifici disponibili al fine di assicurarsi che l’asserito rischio reale per la salute non risulti fondato su considerazioni puramente ipotetiche. Infatti, un divieto di commercializzazione del CBD, che costituisce, del resto, l’ostacolo più restrittivo agli scambi aventi ad oggetto prodotti legalmente fabbricati e commercializzati in altri Stati membri, può essere adottato soltanto qualora tale rischio risulti sufficientemente dimostrato.
“Era una provvedimento atteso che conferma un’impostazione che le associazioni di categorie hanno sempre sostenuto cioè che la canapa industriale, in tutte le sue parti, non può essere normata dal testo unico sugli stupefacenti e quindi le normative degli Stati membri che limitano la possibilità di estrarre da tutte le parti della pianta contrastano con l’organizzazione del mercato comune”, sottolinea a Canapindustriale.it l’avvocato Giacomo Bulleri.
L’effetto di questa decisione ricadrà su tutta l’Unione Europea, quindi anche in Italia, portando una maggiore liberalizzazione del mercato, sempre legato alle destinazioni di utilizzo. Non è un “libera tutti”, anche perché la sentenza fa riferimento alle sigarette elettroniche legalmente prodotto in Repubblica Ceca, ma mette un punto fermo sul fatto che il CBD non sia uno stupefacente e sulle parti utilizzabili della pianta per le estrazioni e secondo Bulleri “sbloccherà anche le applicazioni per il Novel Food nell’Unione Europea. La sentenza avrà un effetto domino su tutti i quei paesi che hanno una normativa che si ostinava voler limitare l’uso della canapa a fibra e semi”. Ora vedremo cosa accadrà nel nostro paese sul decreto sospeso sui prodotti al CBD, e poi a dicembre, con la possibile ratifica delle decisioni dell’OMS sulla cannabis. Sicuramente è un bel passo avanti, per tutta l’Europa! L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte espresso la propria posizione a riguardo, affermando che i prodotti a base di CBD non andrebbero inseriti in nessuna tabella. Link

Articolo estratto da: Canapa industriale leggi l’articolo completo link

Approfondimenti:

SENTENZA DELLA CORTE 


Dolori mal di schiena

CBD e Mal di schiena - Cosa dice la scienza?

Il mal di schiena è tra i primi eventi traumatici e dolorosi che causano diminuzione della qualità della vita, incapacità al lavoro, dolore e disabilità in tutto il mondo.

Secondo il Global Pain Index, in Italia il dolore muscolo-scheletrico affligge il 97% delle persone e circa 6 su 10 ne soffrono ogni settimana. I dolori più ricorrenti sono ormai dei "classici": il mal di schiena colpisce un italiano su tre e uno su quattro soffre di dolore cervicale, le cause possono attribuirsi al mantenimento di posture scorrette, il sovrappeso, ma anche stress e tensione derivanti da uno stile di vita spesso frenetico.Una vita troppo sedentaria, ma anche un'attività fisica troppo intensa possono causare disturbi a livello di tendini, muscoli e articolazioni, che sono associati a manifestazioni dolorose di varia intensità”.

Un aiuto per combattere il mal di schiena, sia acuto che cronico, può venire dal Cannabidiolo (CBD) il principale componente non psicotropo della Cannabis Sativa L. Secondo un recente studio, pubblicato sulla rivista Journal of Opioid Management. Il titolo è: Cannabidiol (CBD) as a Treatment of Acute and Chronic Back Pain: A Case Series and Literature Review, applicazioni topiche di Cannabidiolo (CBD) possono alleviare i sintomi del mal di schiena.

In questo lavoro, vengono presentati due casi clinici, due pazienti che descrivono l’uso del CBD per il sollievo sintomatico. Entrambi i pazienti analizzati avevano utilizzato, due volte al giorno, la stessa crema a base di CBD, la crema è risultata efficace ed in grado di indurre effetti antinocicettivi (dolore fisiologico) e anti-infiammatori sui pazienti analizzati.Un altro importante studio, condotto dai ricercatori dell’Università del Colorado, evidenzia come il CBD può essere un rimedio molto valido per dare sollievo al mal di schiena e dolori in generale. Lo studio è stato presentato nell’annuale appuntamento della North American Spin Society, in cui i ricercatori hanno evidenziato come il 90% delle persone con dolori legati alla schiena hanno sensibilmente riscontrato un miglioramento e sollievo dopo l’assunzione di estratti di Cannabis, quali appunto il CBD.

Ma come agisce il Cannabidiolo?
Il CBD è un antagonista dei recettori cannabinoidi GPR55, dei vanilloidi TRPV1 e TRPV2 e della serotonina 5-HT1a. È antagonista dei neurotrasmettitori oppioidi e dei recettori cannabinoidi CB1 e CB2. Il cannabidiolo agisce in modo efficace contro il processo di degradazione dei neurotrasmettitori, come l’anandamide, predisposta a stimolare la percezione del dolore. L’anandamide è una sostanza prodotta dal corpo all’interno di membrane cellulari, al momento della necessità (per rallentare la formazione di cellule degenerative, promuovere la neuro genesi e per gestire la percezione del dolore) e interagisce con i recettori endogeni situati nel cervello, nel sistema nervoso centrale e periferico. Espletata la sua azione biologica l’anandamide subisce un rapido processo di degradazione. L’enzima che inattiva la funzione dell’anandamide è il  FAAH (Amide Idrolasi degli Acidi Grassi).

Ed qui che il CBD può sortire i suoi effetti positivi: è capace di inibire l’azione del FAAH, prolungando lo stimolo della risposta del corpo di fronte al dolore con effetto analgesico.

 

Fonti:

 “Cannabis terapeutica, un mondo sconosciuto: proprietà’ farmacologiche, utilizzo e prescrizioni” Dr.ssa Cristina Amodeo

– “La canapa come medicina”, Franjo Grotenhermen, Renate Huppertz

– “Erba Medica” Associazione Cannabis Terapeutica, Marcello Baraghini direttore editoriale di stampaalternativa

https://www.gsk.com/media/3814/global-pain-index-2017-report.pdf (indagine promossa su oltre 19mila persone in 32 Paesi da Gsk Consumer Healthcare)
https://www.wmpllc.org/ojs/index.php/jom/article/view/2748 

 

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